Un’utile guida di Catania, sintentica e fondamentale, alla scoperta dell’antica anima, medioevale e barocca, che risiede a Catania. Informazioni su Palazzi, Monumenti, Chiese e Musei da non perdere assolutamente… e ancora altro, la gastronomia, lo shopping, gli itinerari da provare ed eventi e dolce vita da Vivere.
Città di Catania
Catania capoluogo di provincia, conta circa 300.000 abitanti, ed è la seconda città della Sicilia. Essa sorge su uno spettacolare lembo di costa rocciosa alta, scura e frastagliata costituito dal nero basalto etneo.
La città si trova sulla costa orientale dell’isola, ai piedi dell’Etna e a metà strada tra Messina e Siracusa, su un territorio pianeggiante. In epoca storica, Catania è stata distrutta ben sette volte da eruzioni vulcaniche e da terremoti.
Fra questi ultimi, i più catastrofici sono stati quelli del 1669 e del 1693. Ricostruita dopo quest’ultimo sisma, Catania è una città moderna, con assetto geometrico ben proporzionato.
La classica visita alla città parte da Piazza Duomo, quindi dalla Cattedrale, che custodisce le reliquie di Sant’Agata, patrona della città, e di Vincenzo Bellini. Al centro di Piazza Duomo sorge la Fontana dell’Elefante o “Liotru”‘, costituita da un elefante in pietra lavica di età romana, simbolo della città. Sulla piazza prospettano il Palazzo del Municipio del Vaccarini e Palazzo Chierici, opera di Alozo di Benedetto; sulla sinistra sorge Porta Uzeda, eretta nel 1695 in onore del viceré spagnolo Paceco de Uzeda.
A fare da sfondo al caratteristico mercato del pesce, c’è qui la splendida Fontana dell’Amenano, opera di Tito Angelini. Lungo Via Etnea s’incontra Piazza Università, dove sorgono il Palazzo dell’Università e Palazzo San Giuliano. Proseguendo si nota la Basilica Collegiata del 1768 che conserva opere dello Sciuti e del Sozzi. Poco distante sono i famosi Quattro Canti di Catania, in cui Via Etnea incrocia Via San Giuliano. Sulla sinistra si trova Palazzo Minoriti, sede della Provincia e della Prefettura e, a seguire, la Chiesa dei Minoriti opera del Battaglia.
Proseguendo tra le stupende facciate barocche dei palazzi settecenteschi, si giunge a Piazza Stesicoro, al monumento a Bellini, all’Anfiteatro Romano del II secolo d.C. e alla Chiesa di San Biagio, costruita nel luogo del martirio di Sant’Agata. Risalendo ancora Via Etnea si trova lo splendido Palazzo delle Poste e Villa Bellini. Il grande giardino della Villa è impreziosito da fontane, alberi secolari e statue di uomini illustri catanesi, tra cui Giovanni Verga. All’illustre scrittore verista la città ha dedicato una delle più belle e luminose piazze di Catania, dove lo scultore Carmelo Mendola ha riprodotto in una fontana il tragico naufragio della Provvidenza descritto ne I Malavoglia.
Altra fontana notevole si trova in Piazza Giovanni XXIII, vicino alla stazione ferroviaria: rappresenta il Ratto di Proserpina ed è opera dello scultore Giulio Moschetti. Sicuramente da visitare è il Castello Ursino, che sorge in Piazza Federico II e ospita un interessante Museo Civico.
Né può mancare una passeggiata in Via dei Crociferi, arricchita da sontuose chiese barocche e da palazzi settecenteschi: lungo questa via si trovano l’arco e la Chiesa di San Benedetto, la Chiesa di San Francesco Borgia, l’ex Collegio dei Gesuiti che ospita l’Istituto d’Arte, e la Chiesa di San Giuliano. Fra le meraviglie del barocco catanese è senza dubbio Palazzo Biscari, con le sue stanze splendidamente affrescate, ancora utilizzate per feste e matrimoni di gran lusso.
Palazzi e Monumenti
ORTO BOTANICO
Questo splendido giardino si estende per una superficie di 16.000 metri quadri in cui sono distribuite alcune costruzioni in stile neoclassico. All’interno di questi edifici, che rivestono funzione di serra, sono custodite molte specie di piante rare, esotiche, acquatiche e di origine sicula.
GIARDINO BELLINI
E’ il luogo prediletto dai catanesi per rilassarsi, fare una passeggiata ed ammirare lo splendido panorama che spazia dalla città all’Etna. Il Giardino di Villa Bellini si estende per circa 70.000 metri quadrati e si articola in viali, piazzette, ponticelli, aiuole, e fontane. Nell’ingresso principale dei giardini sono collocate delle statue che rappresentano le sette arti.
PIAZZA DUOMO
E’ il cuore di Catania, con al centro il suo monumento simbolo: la fontana con l’Elefante. Su questa Piazza si affacciano la Cattedrale con la Cappella di Sant’Agata in cui e ̀custodito il preziosissimo tesoro, il Palazzo degli Elefanti, sede del Municipio. Da Piazza Duomo parte la via più famosa di Catania, Via Etnea, su cui si affacciano splendidi edifici barocchi con facciate in polvere di lava e una miriade di negozi e pasticcerie.
L’ELEFANTE… U LIOTRU
L’Elefante, simbolo della città di Catania dal 1200, è collocato al centro di Piazza Duomo. Si tratta di una statua in pietra lavica di epoca romana, montata nella struttura attuale dal Vaccarini nel ‘700. La leggenda narra che questo animale sia divenuto simbolo della città perché anticamente in questi luoghi trovava dimora l’elefante nano, che proteggeva gli antichi abitanti della città mettendo in fuga le bestie feroci.
CASTEL URSINO
E’ l’unico edificio medioevale sopravvissuto alla forza distruttrice della natura e giunto quasi intatto fino ai nostri giorni. Costruito attorno al 1240 per proteggere la città dal mare, fu utilizzato anche come residenza reale e carcere. Dal 1934 è sede del Museo Civico in cui sono custoditi alcuni dipinti, sculture, bronzi e ceramiche appartenenti a diverse epoche.
TEATRO BELLINI
Questo imponente teatro venne inaugurato nel 1890 con la rappresentazione della celebre “Norma” del Bellini. Lo stile del Teatro ricorda a diritto quello dell’Opéra di Parigi: largo uso del ferro battuto nel portico, una grande sala con quattro ordini di palchi e una galleria, corridoi, soffitti affrescati.
VIA DEI CROCIFERI
Trionfo del barocco settecentesco, questa via è una delle più suggestive di Catania, su cui si affacciano senza soluzione di continuità sontuosi edifici religiosi come la Chiesa di San Benedetto, la Chiesa dei Gesuiti e la Chiesa di San Giuliano.
CHIESE E MUSEI
DUOMO – CAPPELLA DI SANT’AGATA
Il Duomo di Catania venne edificato nel XII secolo, ma fu interamente ricostruito nel 1600, in seguito al terremoto e all’eruzione che devastarono gran parte della città. Interna al Duomo è la Cappella di S. Agata, santa protettrice della città, in cui è custodito il prezioso tesoro.
CHIESA DI SAN GIULIANO
E’ considerata una delle più belle chiese di Catania, con la splendida cupola racchiusa in un loggiato poligonale e l’interno impreziosito da decorazioni marmoree e da un altare in bronzo dorato. La sua costruzione viene fatta risalire alla prima metà del 1700 per opera del Vaccarini.
CHIESA DI SAN NICOLA
La costruzione di questa imponente chiesa iniziò nel 1687, ma venne ben presto interrotta dal terremoto (1693) che distrusse gran parte degli edifici della città. Successivamente, i lavori di costruzione ricominciarono e la chiesa prese forma. Di alto impatto è la vastità degli spazi: l’interno a tre navate raggiunge i 105 metri di lunghezza e la cupola misura 62 metri.
MONASTERO DEI BENEDETTINI
Tra i più grandi d’Europa, il Monastero dei Benedettini è più simile ad una reggia che ad un edificio religioso; aspetto dovuto probabilmente agli stretti legami tra i monaci benedettini e la nobiltà catanese. Nel ‘700 fu uno dei centri culturali più autorevoli della città e anche della Sicilia, attirando moltissimi visitatori che rimanevano esterrefatti dal lusso e dalla grandiosità dell’edificio.Oggi è sede della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania.
BASILICA DI SAN NICOLÒ L’ARENA
Questo imponente edificio religioso, adiacente al Monastero, risale alla fine del 1600 ed è rimasto in parte incompiuto. San Nicolò l’Arena venne costruita sul modello delle basiliche di Roma per volere dei monaci benedettini. L’interno della chiesa è quasi completamente spoglio.
Le case museo di Catania, dedicate ai personaggi illustri che sono nati in questa città
MUSEO EMILIO GRECO
In questo museo, inaugurato nel 1994, sono esposte circa 1500 opere grafiche dell’artista catanese: incisioni, litografie ed acqueforti, tra le quali ricordiamo i celebri “Commiati”.
CASA MUSEO GIOVANNI VERGA
Questo Palazzo settecentesco, che si trova in Via Sant’Anna, fu la residenza di Giovanni Verga negli ultimi vent’anni della sua vita. Nel suo interno sono custoditi molti oggetti appartenuti al grande scrittore verista. Di grande valore è la biblioteca con quasi 3000 volumi di svariati autori tra i quali Deledda, Tolstoj, Gorkij, Flaubert e Dumas.
MUSEO CIVICO BELLINIANO
Ospitato nella casa in cui visse il celebre compositore prima di trasferirsi definitivamente a Napoli, il Museo è articolato in un percorso che illustra la vita privata e artistica di Vincenzo Bellini. Interessanti sono alcuni dei manoscritti musicali originali firmati dall’artista e custoditi all’interno del Museo.
MUSEO BISCARI
Lo splendido Palazzo Biscari, uno dei più belli della città, fu l’antica residenza del Principe Biscari. Nel suo interno si possono ammirare saloni affrescati, gallerie, reperti archeologici, statue, marmi ed altre meraviglie artistiche.
GASTRONOMIA
La cucina catanese, gustosa e saporita, offre una serie di prelibatezze tipiche della zona e riproposte in tutta la Sicilia. Partiamo per questo viaggio alla scoperta dei sapori catanesi da un piatto molto celebre: la pasta alla Norma.
Si tratta di un primo, generalmente a base di maccheroni, condito con salsa di pomodoro, melanzane fritte, basilico e abbondante ricotta salata. Il nome di questa ricetta è un omaggio al compositore Vincenzo Bellini, originario di Catania e autore della “Norma”, opera lirica con cui nel 1890 venne inaugurato il Teatro Massimo Bellini.
Passiamo agli arancini di riso, una delle ricette più utilizzate da rosticcerie, friggitorie e gastronomie che li propongono in mille varianti, per la maggior parte arricchiti da carne tritata, a volte accompagnata da funghi, altre da pistacchi. A Catania gli arancini si differenziano rispetto a quelli preparati nelle altre città siciliane per la forma allungata che li rende simili ad un cono. Un altro stuzzichino onnipresente nelle friggitorie, ma anche in molti ristoranti di Catania, sono le crespelle: soffici frittelle ripiene di ricotta o acciughe.
Anche le “scacciate” sono una ricetta tipica della zona. Sono torte di pasta di pane, farcite con formaggi locali, come la “tuma”, acciughe e verdure varie.
Tra i piatti a base di pesce, ricordiamo i “mascolini” marinati, alici fresche fatte marinare per almeno 24 ore in olio extravergine di oliva e succo di limone, e la pasta con i “mascolini”, con alici soffritte insieme a cipolla, piselli e finocchietto selvatico.
Passando ai dolci, uno degli innumerevoli punti di forza della cucina siciliana, a Catania si possono gustare i migliori cannoli di ricotta, preparati con una pasta croccante ripiena di crema alla ricotta con scaglie di cioccolato o frutta candita. Catanesi doc sono le olivette di Sant’Agata, dolcetti di pasta di mandorle colorati di verde e preparati in occasione della tradizionale festa di Sant’Agata. Questi piccoli dolci sono legati ad un’antica leggenda: si narra che la patrona della città, braccata dai soldati romani, si fermò dalla fuga per allacciarsi il calzare e proprio in quell’attimo crebbe di fronte a lei un grande ulivo selvatico che la nascose agli inseguitori, offrendole i suoi frutti per nutrirsi.
Tra i dolci citiamo infine le celebri granite alla mandorla, al limone, al caffè o al cioccolato, servite anche con panna lavorata a mano. I chioschi disseminati per la città offrono anche delle bibite caratteristiche e molto particolari come il seltz al limone, a base di limone spremuto, seltz e sale, e il tamarindo con limone e bicarbonato, ottimo per la digestione.
Per quanto riguarda la produzione vinicola della zona, da non perdere sono i vini rossi doc dell’Etna.
ITINERARI
MONTE ETNA
L’Etna è il vulcano più imponente d’Europa: 3330 metri di altezza, 210 km di perimetro per una superficie complessiva di 1600 chilometri quadrati. Un gigante sempre attivo che a volte esplode, improvvisamente e violentemente, generando ancora una volta il terrore.
L’eruzione più devastante risale al 1669, quando la lava annientò paesi e raccolti, persone e animali, raggiungendo anche Catania. Nel corso del 1900, l’Etna si risvegliò più volte minacciando ed in parte distruggendo. Tra gli anni ’70 e ’80 Milo, Sant’Alfio e Randazzo furono salvate in extremis. Finalmente, durante l’eruzione del 1983 la lava venne deviata in un canale artificiale. Ma l’Etna non dorme mai e continua la sua attività: periodicamente la lava fuoriesce dai numerosissimi crateri che si trovano sui fianchi del vulcano.
L’ultimo sfogo violento risale alla fine del 2002, quando una violenta eruzione ha minacciato seriamente il Rifugio Sapienza, situato ai piedi del Vulcano.Avventurarsi sull’Etna è un’esperienza unica ed emozionante. Non è necessario essere atleti nel fiore degli anni per esplorare il “gigante” siciliano: esistono moltissimi tipi di escursioni, dal trekking al giro turistico con il treno della Circumetnea, dall’itinerario enogastronomico alla gita in mountain bike su sentieri non battuti.
Visitare i crateri dell’Etna è comunque l’escursione più suggestiva di tutte. Una volta raggiunta la cima, il vostro sguardo abbraccerà una parte di Sicilia, dalle Isole Eolie fino al Golfo di Augusta.Molto suggestivo è anche il tour con la vecchia locomotiva della Circumetnea, tramite cui si raggiungono tutti i paesini che sorgono ai piedi del Vulcano.
Tra questi, citiamo Randazzo, dalla suggestiva architettura medioevale, e Linguaglossa, con i caratteristici edifici in pietra lavica e arenaria. Proprio a Linguaglossa consigliamo di visitare il Museo etnografico delle genti dell’Etna e, naturalmente, lo splendido Parco dell’Etna, una maestosa oasi verde che si estende per 58.000 ettari.
La rigogliosa vegetazione che cresce alle falde dell’Etna si diversifica a seconda dell’altezza: macchia mediterranea, boschi di castagni, querce e pini, faggi e betulle, e più in alto pascoli verdi fino ad arrivare alla neve perenne della cima.L’amore per la natura non è l’unico motivo per una gita sull’Etna: in questa terra così fertile e ricca vengono coltivati e preparati molti prodotti tipici dell’enogastronomia siciliana, da gustare in una delle numerose trattorie che incontrerete nel vostro cammino.
Tutta la zona dell’Etna è rinomata per la produzione vinicola, soprattutto i dintorni di Randazzo e di Castiglione di Sicilia: l’Etna doc è un vino forte e deciso, ideale per accompagnare cibi saporiti come lo “zuzzu”, una specie di insaccato a pasta gelatinosa a base di parti cartilaginee di suino e bovino, che di solito viene servito sottoforma di cubetti.
Un altro piatto tipico che si può gustare sono i “maccaruni”, pasta fatta in casa condita con vari tipi di sughi. Come secondo, consigliamo un piatto a base di agnello o di capretto.La cittadina di Bronte, per finire, è rinomata per la produzione del pistacchio, estremamente pregiati e molto richiesti sia in Italia che all’estero. Intorno al 1800 la coltivazione di questi frutti divenne l’attività più importante di tutta la zona.
La raccolta dei pistacchi è ancora oggi un lavoro molto lungo, costoso e faticoso: le piante fruttificano solo una volta ogni due anni e non è possibile raccogliere i frutti tramite macchine, ma solamente a mano. Molte sono le ricette caratteristiche preparate a Bronte e dintorni, a base di questo ingrediente: dai primi piatti di pasta conditi con sugo a base di pistacchi ai moltissimi tipi di dolci in cui questo frutto può venire usato, in granella oppure in pasta.
CALTAGIRONE
Una tappa da non perdere è senz’altro Caltagirone, cittadina che sorge a 68 chilometri da Catania e a 600 metri di altezza sul livello del mare.Questa incantevole città è conosciuta in tutto il mondo per la produzione artigianale di ceramica, occupazione a cui si dedicano ancora oggi moltissimi artigiani. Attraverso i secoli, quest’arte antichissima, le cui origini risalgono al periodo di dominazione araba, si è perfezionata sempre di più, mantenendo praticamente immutati i tipici motivi di decorazione e i colori tipici delle ceramiche di Caltagirone.
EVENTI
Se avete intenzione di organizzare una vacanza a Catania in un periodo che coincide con qualcuno di questi eventi, soprattutto se in occasione della Festa di Sant’Agata, vi consigliamo di prenotare con largo anticipo un hotel a Catania.
FESTA DI SAN AGATA
A febbraio di ogni anno Catania festeggia Sant’Agata, protettrice della città, organizzando tre giorni di celebrazioni: 3, 4 e 5 febbraio.Il primo giorno è dedicato all’offerta delle candele, ogni confraternita offre una gigantesca “candelora” che viene portata a fatica in processione: alcune candelore arrivano a pesare addirittura 1200 chilogrammi l’una!.
Il primo giorno di festeggiamenti si conclude con uno spettacolo pirotecnico in Piazza del Duomo.
Il secondo giorno gli abitanti di Catania indossano dei lunghi camici bianchi per rievocare quella storica notte del 1126 quando i catanesi uscirono dalle loro case in camicia da notte per correre incontro a due concittadini tornati da Costantinopoli con le reliquie della Santa. La festa prosegue con la processione del busto di Sant’Agata adornato dallo splendido tesoro custodito nell’omonima Cappella. La processione, che dura tutto il giorno e attraversa tutti i luoghi della città legati al martirio della santa, termina a notte inoltrata, quando il fercolo ritorna nella Cattedrale.
Nella processione del terzo giorno, ai garofani rossi utilizzati il giorno precedente e simboleggianti il martirio, vengono sostituiti quelli bianchi. Il momento più emozionante è quando la processione passa per Via di San Giuliano: questa strada, pericolosamente pendente, viene considerata come una prova di coraggio rivolta ai fedeli della Santa. Terminata anche questa processione e ricondotto il fercolo nella Cappella, la festa si conclude definitivamente con l’ultimo spettacolo pirotecnico, lasciando i catanesi sfibrati dalla fatica ma appagati per aver celebrato la loro santa patrona.
LA DOLCE VITA
Catania è celebre, non solo in Sicilia ma in tutta Italia, per la sua leggendaria vitalità notturna, tanto da poter parlare a pieno diritto di movida catanese. Anche se a Catania non è prassi cenare dopo mezzanotte come a Madrid, per quanto riguarda il numero di locali e divertimenti, la città sicula non ha niente di che invidiare alla capitale spagnola.
Uno dei punti di ritrovo più affollati è la Scalinata Alessi, nel cuore della città universitaria e a due passi da Via Crociferi, su cui si affacciano vari locali. Uno di questi è il celebre Nievski, il primo pub aperto in città. Di pub oggi ne esistono circa 120, sempre pieni di gente e di vita. Forse perché Catania è una città universitaria in cui affluiscono studenti da tutto il sud Italia, o per lo spirito viveur dei suoi abitanti, fatto sta che la notte catanese coinvolge tanto che sembra naturale stare fuori fino all’alba.
La scelta dei divertimenti è molto ampia: tra i 25 teatri e l’infinita varietà di locali si ha solo l’imbarazzo della scelta. Si può scegliere tra suggestioni arabeggianti o hi-tech, tra ambienti kitch o minimal-giapo. Per i wine bar più raffinati, frequentati rigorosamente dalla Catania bene, ci si deve recare un po’ fuori dal centro storico, in Corso Italia, nel tratto che va da Piazza Europa fino all’incrocio Via Monfalcone, un quartiere moderno ed esclusivo che si estende fino al lungomare.
E se dopo tanto camminare, parlare e ballare viene fame, c’è sempre l’Etoile d’Oro che nel 1977 fu il primo bar a tenere aperto 24 su 24 e che oggi sforna circa 1000 arancini al giorno, proposti in mille varianti diverse.
parte di informazioni citate in questa
guida sono ricavate da rozio.it